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Festival di Sebiba, Djanet, Algeria

الحاج عبدي | Elhadj abdi


01/03/2025 القراءات: 17  


La città di Djanet è un importante centro storico, costruito ed espanso lungo le rive del fiume Agriou, l'arteria principale che ha attirato gli abitanti del Tassili n'Ajjer sulle sue sponde. È servita anche come centro culturale e fortezza unica. Djanet è considerata uno dei primi insediamenti del popolo di Tassili.

In passato, Djanet era conosciuta per la sua fiorente economia basata sul commercio del baratto, poiché era un punto di transito per le carovane. Il nome della città deriva dal fatto che le carovane vi sostavano e utilizzavano i pascoli per i cammelli, accampandosi nelle valli, in particolare nella valle di Agriou, ricoperta di una vegetazione variegata.

Questo ci porta a una delle storie che spiegano l'origine del nome di Djanet. Si racconta che un anziano stesse cercando i suoi cammelli insieme a suo figlio, quando quest’ultimo li vide sdraiati e disse: "Nughtin Tilmine Nang". Il padre, che non riusciva a vederli perché erano nascosti tra gli alberi, rispose: "Nughtin Jant". E così l'oasi fu chiamata "Djanet".

Le acque sotterranee hanno svolto un ruolo significativo nell'insediamento della popolazione, che ha costruito le proprie case vicino ai palmeti, i quali hanno rappresentato la base iniziale per la creazione dell’oasi. L'attività agricola ha contribuito all'autosufficienza e ha facilitato il commercio basato sul baratto tra le popolazioni sedentarie e i nomadi. Prodotti agricoli come datteri, grano e orzo venivano scambiati con latte, burro, formaggio e carne.

Djanet è composta da tre palazzi chiamati "Agherman", situati su entrambi i lati della valle. Ogni gruppo tribale ha costruito il proprio palazzo "Agherm", usandolo come centro abitativo e fortezza difensiva. Questi palazzi includono: "Mihan", "Azlawas" e "Ajahil".

Questi palazzi celebrano una tradizione durante il mese di Muharram, il decimo giorno, nota come il "Festival di Sabeeba". Diverse fonti concordano su un fatto: la Sabeeba è associata a "tutta Djanet". È un tesoro del patrimonio culturale e un dono tramandato dagli antenati di Djanet, una caratteristica distintiva della città che ha accolto il suo popolo per migliaia di anni. Il suo significato è difficile da interpretare, ma è rimasto un punto di riferimento storico e un evento religioso.

Durante il festival, la regione attira turisti stranieri di varie nazionalità, oltre a visitatori da tutta l'Algeria. Nel 2008, l'UNESCO ha classificato la Sabeeba come Patrimonio dell'Umanità per la sua importanza storica. Il Festival di Sabeeba è anche un'occasione religiosa che attrae turisti stranieri e algerini nell’ambito del turismo religioso, poiché è legato alla festa dell'Ashura.

L’evento offre l'opportunità di conoscere il patrimonio culturale di Djanet, inclusi i palazzi "Mihan", "Azlawas" e "Agoum Ajahil", oltre alle antiche moschee e scuole religiose (Zaouias). Le statistiche fornite dall'Ufficio Nazionale del Patrimonio Culturale del Tassili indicano un significativo afflusso di turisti durante questo evento


Festival di Sebiba-Djanet- Algeria


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